STALKING E GRAFOLOGIA

A cura di Patrizia Belloni

Quella che sto per raccontarvi è una storia vera fatta di comportamenti persecutori, ripetuti ed intrusivi, messi in atto da una persona sconosciuta, una storia come tante altre, di quelle che riempiono le pagine di quotidiani ormai da troppo tempo e chissà per quanto ancora, che occupano un grande spazio nei vari telegiornali. Purtroppo sto parlando di “stalking”.

I reiterati fatti di questa tipologia di reato, che da troppo tempo ci accompagnano come fosse una normale  realtà quotidiana, ci hanno abituato, purtroppo, a convivere con quella che personalmente considero una “piaga sociale” dove spesso le donne sono vittime di un ex troppo presente.

Atti ossessivi e persecutori, quelli che fanno male al corpo e all’anima, un accanimento malevolo, verso chi ha condiviso un percorso di vita, che sia stato breve oppure no, fatto spesso anche di sacrifici e rinunce, aver cresciuto dei figli in nome e per amore della famiglia.

Questa volta però, l’epilogo è diverso

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Molto spesso l’autore viene alla luce

A cura di Elettra Spinelli

Lo stampatello è uno stile grafico  in cui  la forma prevale sul movimento, che viene messo al suo servizio per consentirne la costruzione. Può trovare impiego per un  bisogno di  chiarezza o per abitudini professionali, ma  spesso viene utilizzato  come una vera e propria  maschera che lo scrivente indossa -più o meno consapevolmente- per nascondersi, non mostrare  la sua vera natura.  Una sorta di mantello di invisibilità che gli consente di celarsi allo sguardo altrui .

Al contrario, l’anonimo che utilizza lo stampatello, si maschera consapevolmente con la convinzione che attraverso questo stratagemma, possa nascondere la sua identità, rendersi invisibile. Continua a leggere