Vale la pena ricordare, a chi segue questo giornale on-line, che gli scritti anonimi – o anonimografie – sono spesso il frutto di persone non propriamente normali, per cui, lo studio della grafopatologia potrà essere senz’altro molto utile ai fini dell’individuazione dell’autore.
In questi ultimi anni, sempre più spesso si ricorre al grafologo esperto in perizia grafotecnica per potere individuare anche un presunto autore di scritti anonimi, da un lato perché, (purtroppo) questa pratica è sempre più diffusa e, dall’altro, perché oggi, con le attuali tecniche esplorative e con le capacità d’indagine scientifica, si è acquisita una lunga esperienza in questo settore.
Ciò consente non solo, attraverso una comparazione di scritti, di individuarne l’autore, (qualora si abbia un sospetto verso qualcuno in particolare) ma spesso, anche a capire e spiegare i motivi che spingono certi individui a ricorrere a mezzi talmente poco trasparenti per dire ciò che pensano. Spesso si tratta di soggetti – uomo – donna- convinti di aver subito un torto; spesso, il tema è ricorrente, trattasi di delusioni amorose, magari un rifiuto, un ripensamento dovuto al comportamento del “corteggiatore”. Pertanto, chi si sente offeso, vuole creare un fastidio verso chi ha destato loro tanta sofferenza, che spesso si protrae nel tempo, sconfinando nello stalking.
Scrivere biglietti, lettere, od inviare mail anonime, gratifica quei soggetti affetti da psicopatologie, come accade sotto altro aspetto per la cleptomania; per loro significa avere una occupazione che gli consenta di esprimersi, seppur in incognito, e di liberarsi così dalle proprie frustrazioni.
L’anonimografia occasionale – invece
E’ tutta la restante e variegata produzione anonima del singolo responsabile, dettata da una particolare circostanza, o da uno scopo ben preciso, che costituisce nella sua vita un episodio sporadico e, comunque, non abitudinario.
Ultimamente, mi sono occupata di un caso piuttosto spiacevole di anonimografia
Una giovane donna, separata dal coniuge da circa tre anni, con una bambina in età pre-adolescenziale, improvvisamente, ha iniziato a ricevere sul suo telefono cellulare privato una serie di chiamate piuttosto inquietanti.
Offerte di denaro in cambio di prestazioni occasionali a sfondo sessuale: “no guardi, ha sbagliato numero” ripeteva la signora. Finché un giorno viene contattata da un soggetto, con numero non celato, il quale diceva, a seguito di una spiegazione richiesta dalla mia assistita – dal momento che le telefonate erano aumentate- che aveva trovato il suo numero scritto sul muro del bagno degli uomini in un certo Autogrill, naturalmente con una frase di accompagnamento.
Il caso ha voluto che questo signore, una volta capita la situazione e volendo aiutare la vittima, ha fatto una foto dal suo cellulare della scritta e l’ha inviata alla signora, che non appena ha visto la grafia ha da subito nutrito un forte sospetto nei confronti del suo ex marito. A quel punto si è rivolta a me, quale grafologa giudiziaria, per avere un parere obiettivo, pro-veritate, al fine di potersi rivolgere ad un legale e, di conseguenza, sporgere una denuncia ai danni del persecutore.
Naturalmente mi ha fornito una serie infinita di documenti olografi ed il caso, oppure la fortuna, ha voluto che questo “signore” avesse l’abitudine di scrivere in stampatello proprio come la scritta sul muro in Autogrill; non ha nemmeno tentato di “camuffare” il proprio modo di scrivere, come invece spesso accade, evidentemente tranquillo che non sarebbe stato scoperto.
Anche nella scrittura a stampatello, nonostante strutturalmente sia più schematica e meno personalizzata di quella in corsivo, comunque permangono peculiarità individualizzanti della mano dell’autore scrivente, specialmente quando è stato vergato – come nel caso in questione- in modo del tutto naturale e spontaneo.
Questo è stato un episodio, seppur riprovevole e condannabile, dettato da un momento di rabbia, un atto isolato, e sapere che, è stato proprio questo “signore” a lasciare moglie e figlia, da un giorno all’altro, per un’altra donna, fa pensare che abbia dei seri problemi.
E’ proprio il caso di dire che: nella vita tutto può succedere, da un probabile, eventuale “cliente”, la signora ha trovato colui che le ha consentito di mettere fine a quella continua tortura.