Spesso, quando ci si trova a dover affrontare un colloquio di lavoro, nonostante titoli e competenze accertate, si devono fare i conti con l’ansia, che purtroppo a volte, non permette di rivelarci pienamente.
L’ansia che “blocca”, ci paralizza, e riesce a prendere il sopravvento sulla nostra mente, modificando le nostre azioni, e non rendendo libera la facoltà di espressione, che risulta essere così inferiore alle nostre reali capacità.
C’è l’ansia che “mobilita”, che rende iperattivi, come se ci fosse un vuoto da colmare, quindi fare sempre di più, sempre meglio, per esserci. Questo aspetto in talune circostanze può essere un fattore di stimolo ma in altri casi un fattore di disturbo soprattutto in contesti lavorativi complessi.
Dirigenti di Aziende, proprio per questi motivi, si rivolgono, sempre più di frequente, a grafologi professionisti, per avere un quadro completo e chiaro sulla personalità del candidato, far luce sulle potenzialità, se abbia o meno capacità di adattamento nel caso in cui dovesse svolgere un lavoro in equipe,lo spirito di iniziativa, senza lasciarsi sopraffare da blocchi dovuti all’ansia, se gli venisse richiesto di prendere decisioni immediate per il buon andamento dell’Azienda in questione.
Il ruolo del Grafologo, nell’ambito della consulenza aziendale, trova spazio sia nella selezione del personale da assumere che nella riorganizzazione delle risorse umane già nell’organico dell’azienda. La consulenza consiste nello scoprire, attraverso la scrittura i punti di forza del candidato o del dipendente, rivelare, a volte suo malgrado, le potenzialità, la facoltà di adattamento, e la possibilità di una personale evoluzione.
Sovente ci troviamo di fronte a scritture con un forte desiderio di “essere”,(scrittura fallica) ma con un ostacolo a volte insuperabile, la paura dell’insuccesso, quando si ha una scarsa fiducia nelle proprie possibilità, ci si rifugia nell’ansia, che paralizza e non ci fa andare avanti.
L’analisi della scrittura, centrata sul piano strettamente professionale, non lascia spazio a risvolti psicologici, ma, verte su elementi concreti, attinenti al ruolo che le è stato offerto.
Una volta redatta l’analisi, nel caso in cui il candidato, non fosse idoneo per quel ruolo specifico, il Grafologo farà emergere altre qualità, altrettanto importanti, in modo che l’Azienda possa valutare l’assunzione in un’altra posizione oppure trovargli una idonea collocazione in un altro settore in caso di riorganizzazione delle risorse umane.
Patrizia Belloni