La grafologia, dal greco “grafé” (scrittura) e “logos” (linguaggio) è una delle sscienze dell’espressione umana. La connotazione scientifica della grafologia emerge dalla presenza di un metodo di verifica delle proprie enunciazioni attraverso un percorso tecnico di analisi della scrittura. Si parla di espressione umana in quanto scrivere “nero su bianco” consente all’individuo di manifestare le proprie idee e di comunicare con gli altri. La grafologia studia la scrittura ed è in grado di focalizzare gli aspetti consci ed inconsci del nostro essere perché la mano che scrive è strumento del pensiero che dirige l’atto grafico.
Ognuno ha un suo personale modo di scrivere strettamente collegato a un istinto psicomotorio che rende unica l’espressione grafica.
Il grafologo professionista è in grado di cogliere anche gli aspetti latenti del carattere di una persona da una grafia tracciandone un profilo.
Secondo l’autorevole opinione di Ludwig Klages (1872-1956), filosofo e caratteriologo, interpretare la scrittura è “esplorare l’animo umano e farne in un certo senso la stratigrafia del carattere”.
Celebre, altresì, l’idea dello psicologo Max Pulver (1889-1952) che afferma “la scrittura cosciente è un disegno inconscio, disegno di sé, autoritratto”.
La grafologia è un valido strumento che ha un vasto ventaglio di applicazioni in ambito familiare, pedagogico, clinico, legale, aziendale e storico.
Si pensi alla frequente indagine grafologica per la selezione del personale (individuazione delle potenzialità e delle attitutidini del soggetto) nonché in ambito sociale e legale (comparazione di scritture e firme apposte su testamenti olografi, contratti, etc.).
Patrizia Belloni
www.patriziabelloni.it