Prevenzione grafologica e diffusione giornalistica di notizie

ABSTRACT
A cura di Patrizia Belloni

Nell’articolo che seguirà questa breve introduzione, ho affrontato due tematiche, di grande attualità, che fanno parte del nostro vivere quotidiano, ovvero l’informazione attraverso i vari notiziari, giornali e trasmissioni televisive, e la prevenzione, in questo caso, per quanto riguarda l’aspetto grafologico nelle sue più variegate applicazioni.
L’importanza di una informazione giusta nelle “dosi”, come si suole dire “quanto basta”, il giusto equilibrio tra i vari ingredienti.
Si può, e si deve, far apprendere la notizia, senza scadere nel sensazionalismo, e soprattutto evitare di creare un film, quando si racconta il fatto, l’accaduto.
Ragguagliare la società, diffondere una voce, non vuol dire avere un vantaggio per il proprio giornale o trasmissione televisiva, ma che sappia tener conto, del possibile risultato opposto, ovvero negativo, che l’abbondante reiterazione del comunicato, potrebbe provocare in soggetti deboli.
Il secondo argomento, che mi riguarda molto da vicino, comprende la prevenzione di carattere grafologico.
Inserire nelle scuole medie, ma anche nei licei, la figura del grafologo, a mio avviso, sarebbe molto importante, proprio per un fine cautelativo nei confronti di un pre-adolescente o adolescente.
Dalla scrittura si possono capire gli aspetti fondamentali del carattere, e non soltanto.
Fare una analisi grafologica postuma, magari di un soggetto, reo confesso di un delitto, serve a poco…

Lascia un commento